Tagliare l’erba, sì ma… con attenzione e rispetto per la natura!
Ieri pomeriggio ho deciso di dare una mano a tagliare l’erba di una piccola parte dell’argine a Punta Barene, d’accordo con i responsabili dell’omonima Associazione di cui faccio parte.
I vari associati, volontariamente, si troveranno il 17 e 18 maggio a fare lavori di questo tipo ma io non potevo in quelle date e ho dato una mano in anticipo.
Dopo poco tempo che avevo iniziato a tagliare l’erba con il mio decespugliatore con motore a 4 tempi e dotato di lama per rovi, canne e sottobosco (una “bestia!”), ho notato stupende orchidee in fiore, che ho fotografato e che naturalmente non ho tagliato (vedi foto), anzi, mi è passata la voglia di tagliare l’erba e ho risparmiato tutti gli esemplari di orchidea presenti.
Tali orchidee sono della specie Ophrys apifera Huds., 1762 (https://it.wikipedia.org/wiki/Ophrys_apifera) e sono un esempio delle capacità delle piante di adattarsi e convivere con gli insetti.
Il labello del fiore di queste orchidee si è evoluto insieme a certe specie di insetti (coevoluzione) fino ad assomigliare per forma e colore a quelli dell’addome delle femmine di alcuni imenotteri, così che i maschi siano attirati sul fiore, pur privo di nettare, provvedendo all’impollinazione. Nel caso di questa specie, però, l’autoimpollinazione è la regola, differentemente dalle altre orchidee.
La pianta perciò è molto interessante, rara ed è protetta.
Tagliare l’erba con i decespugliatori in ambienti fantastici come quelli pseudo-naturali del nostro territorio dovrebbe comportare una certa attenzione e conoscenza delle piante più belle, rare e protette!